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Kooness

Daniel Buren

1938
Paris, France

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Opere di Daniel Buren

Daniel Buren è un artista che ha basato la sua pratica, tra le altre cose, sull'idea del grado zero della pittura, che consiste nella negazione della pittura (su tela) come oggetto e la sua riduzione a componenti, colore e supporto minimi. Questo concetto è formalmente enfatizzato dall'uso e dalla ripetizione di forme geometriche di base e dalla combinazione di colori primari. In questo senso, la sua proposta ruota anche intorno all'inscindibilità tra pubblico, sito e arte, ovvero soggetto-oggetto-esperienza. Anche quando le sue opere non sono dipinte direttamente sulle pareti, Buren utilizza spesso materiali traslucidi come strategia per integrare visivamente l'ambiente con l'opera d'arte, o viceversa.

Daniel Buren (Parigi, 1938) vive e lavora in situ. Il suo lavoro si colloca all'interno del campo del discorso concettuale e della critica istituzionale, focalizzandosi sull'intervento tra spazio pubblico e architettura. A Buren è stato assegnato, tra molti altri riconoscimenti e riconoscimenti, il Leone d'oro della Biennale di Venezia nel 1986 e il Premium Imperial in Giappone nel 2007. Nel 1985 realizza la sua installazione pubblica più controversa, Les deux plateaux, all'interno del patio del Palais Royal di Parigi. Nella sua carriera ha esposto nei più importanti musei e istituzioni del mondo tra cui il Guggenheim Museum di New York nel 2005 e il Centre Georges Pompidou di Parigi nel 2002. Nel 2012 il suo spettacolo Excentriques è stato presentato come parte del ciclo Monumenta al Grand Palais di Parigi. L’Observatoire de la

lumie-re, un intervento all'edificio della Fondazione Louis Vuitton, è stato presentato dal 2016 al 2017. Daniel Buren ha completato più di 3000 interventi pubblici in tutto il mondo, così come molte opere permanenti.