Virgilio Guidi

Virgilio Guidi nasce a Roma il 4 aprile 1891. La sua inclinazione artistica si sviluppò già nell'ambiente familiare a contatto con il padre, scultore e poeta, e con il nonno, architetto e decoratore. Nel 1911 si iscrive all'Accademia di Belle Arti, seguendo il corso di Pittura tenuto da G. A. Sartorio. Dopo soli due anni lascia l'Accademia e in questo periodo, da autodidatta, si dedica allo studio dei maestri del passato: tra gli altri, Giotto, Piero della Francesca e Correggio. Ma la sua attenzione è rivolta anche all'arte contemporanea: è infatti particolarmente influenzato da Cézanne e Matisse. Tra il 1920 e il 1923 dipinse alcuni dei suoi più importanti dipinti di figure e ne espose alcuni alla XII Biennale di Venezia. Nel 1924 ottenne il successo alla XIV Biennale di Venezia: il parere favorevole della critica gli valse un riconoscimento internazionale. Da quell' anno, fino al 1964, espone ben sette volte alla Biennale, presentando nel 1928 uno dei temi ricorrenti del suo periodo veneziano: la GIUDECCA. Nel 1926 partecipa alla prima mostra del “NOVECENTO ITALIANO” a Milano e successivamente alla seconda nel 1929. Nel 1935 si trasferisce a Bologna dove insegna all'Accademia di Belle Arti. Ha una sala personale nella II Roma dell'Arte Nazionale. Nel 1946, interessato al graphic design, inizia la sua attività pubblicando una serie di litografie. Tra il 1947 e il 1950 ha creato "MARINE" in uno schema di piani di colore puro, e figure nello spazio. Partecipa al movimento spaziale, guidato da Lucio Fontana. Nel 1962 la città di Venezia organizzò una grande mostra antologica. Nel 1963 inizia i nuovi cicli tematici: prigioniero, astratto marino, marino. Nel 1983, a novantadue anni, realizza il ciclo di dipinti sul tema "L'UOMO E IL CIELO". Il 7 gennaio 1984 muore a Venezia mentre è in corso una mostra dei suoi ultimi dipinti.