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Bratislava
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Rudolf Sikora (1946, Žilina, Slovacchia) ha studiato all'Accademia di Belle Arti e Design di Bratislava (1963 – 1969), dove ha poi lavorato come professore (1990 – 2004) e ha continuato la sua attività pedagogica presso la Facoltà di Arti dell'Università Tecnica di Košice (fino al 2011). Ha prodotto lavori in vari campi dell'arte visiva come pittura, disegno, incisione, fotografia, action art, oggetti e installazioni. Sikora ha presentato una retrospettiva delle sue opere alla National Gallery di Praga (Against Myself, 2006) e alla Slovak National Gallery di Bratislava (2008). Vive e lavora a Bratislava.
È stato una delle figure più originali dell'arte visiva slovacca fin dai primi anni '70, durante il periodo della Normalizzazione è stato attivo nella scena artistica non ufficiale. Nel periodo di "normalizzazione" nell'ex Cecoslovacchia, è stato attivo nella scena artistica non ufficiale. Egli emerse dalla sua sintesi della “nuova sensibilità” e del pensiero concettuale e in seguito la arricchì di ispirazioni postmoderniste. È stato uno dei primi artisti in Europa ad occuparsi del tema della civilizzazione globale e della minaccia ecologica al mondo. Sikora costruì il suo modo di pensare metaforico sull'uso di diagrammi, testi, punti esclamativi e lavorare con la fotografia o il fotomontaggio. Basò la sua visione cosmologica sulla conoscenza scientifica della teoria dell'origine e dell'esistenza dell'universo, creando un originale parallelo artistico con la scienza. Attraverso un peculiare sistema di segni di codici, egli nominò le categorie di origine (*), movimento (→) ed estinzione (†), simboleggiando la circolazione infinita del rinnovamento cosmico e della vita. Il suo continuo attivismo sociale riflette sistematicamente l'eredità delle avanguardie rivoluzionarie russe rappresentate in particolare dall'opera di Malevich.