Home Magazine La magia di Freddie Mercury: l'asta dei ricordi

Le ultime note di We Will Rock You non avevano ancora cessato di risuonare quando un'ondata di offerte online e telefoniche ha travolto l'asta World of His Own, tenutasi presso la sede di Sotheby's in New Bond Street e dedicata alla collezione del celebre frontman dei Queen, Freddie Mercury. Il risultato? In poco più di quattro ore tutti e 60 i lotti sono stati venduti, e l'incasso ha raggiunto i 12,2 milioni di sterline. 

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World of His Own: i numeri
Il momento culminante è stato il 6 settembre con la Evening Sale, la prima delle sei vendite dedicate alla collezione personale di Freddie Mercury, composta da oltre 1.400 oggetti, tra cui preziosi, gioielli, opere d'arte, strumenti musicali, testi autografi e costumi da palcoscenico. In un clima di grande eccitazione, alcuni dei 400 presenti in sala, molti dei quali poco avvezzi ai protocolli delle aste, si sono persino presentati in costume a tema. Anche la partecipazione online è stata massiccia, con ben 6.000 fan e collezionisti di tutto il mondo. Oltre 2.000 si sono registrati per presentare offerte e la metà di loro non aveva in mai fatto affari con Sotheby's prima di allora. Gli oggetti di minore valore, oltre 1.000 lotti ancora da aggiudicare per i quali sono state presentate più di 19.000 offerte online, sono stati successivamente messi all'asta in due vendite dal vivo che si sono svolte l'8 settembre, e in tre aste online che sono proseguite fino al 13 settembre.

World of His Own: la decisione di Mary Austin
Prima di essere messi in vendita, gli oggetti erano stati esposti in una mostra itinerante a New York, Los Angeles e Hong Kong, approdando poi a Londra, dove è stata visitata da ben 140.000 persone durante il mese di apertura. Mercury aveva donato la metà dei diritti d'autore a una sua cara amica, Mary Austin, insieme alla sua collezione e alla dimora di Kensington, il Garden Lodge, che ne ospitava gran parte. A oltre 32 anni dalla sua scomparsa, la settantaduenne amica ha deciso di vendere gli oggetti a lui più cari. Lo ha fatto in un modo che ha ritenuto sarebbe stato gradito a Freddie, visto che una parte dei proventi andrà in beneficenza a due fondazioni impegnate nella lotta contro l'Aids, la malattia che ha causato la morte del cantante: il Mercury Phoenix Trust e la Elton John Aids Foundation.

 

London 34-35 New Bond Street Sotheby's via Wikimedia Commons

World of His Own: le vendite

L'inizio dell'asta è stato caratterizzato da un oggetto straordinario che ha subito evidenziato la particolarità di questa vendita. Si tratta della celebre The Garden Lodge Door, ricoperta nel corso degli anni dai graffiti dei fan più devoti e che ha rappresentato da sempre l'accesso al santuario personale di Freddie Mercury. L'apparizione della porta verde ha scatenato una frenetica battaglia tra gli acquirenti, e si è conclusa con la vendita del cimelio al prezzo incredibile di £ 412.750, ben al di sopra della stima iniziale che era di circa £ 16.000.

Ma il lotto più atteso della serata era certamente l'iconico pianoforte a coda Yamaha del 1973, fedele compagno di una vita, che Freddie Mercury aveva utilizzato per comporre alcuni dei più grandi successi dei Queen, Bohemian Rhapsody, Don’t Stop Me Now e Somebody to Love. Lo strumento è stato venduto, dopo un'intensa battaglia d'asta durata sei minuti, al prezzo record di £ 1,7 milioni.

Freddie Mercury Autograph via Wikimedia Commons

World of His Own: i testi autografi

E a proposito di Bohemian Rhapsody, il manoscritto autografato del mitico pezzo si è rivelato il più pregiato, fruttando la bellezza di £ 1.379.000. Quello di un altro successo planetario della band, We Are the Champions, ha invece raggiunto la cifra di £ 317.500. Anche i testi di altre canzoni iconiche dei Queen, come Somebody To Love, battuto a £ 241.300, Killer Queen a £ 279.400 e Don’t Stop Me Now a £ 317.500, hanno suscitato grande entusiasmo tra i collezionisti.

World of His Own: I gioielli

Il braccialetto d'argento a forma di serpente indossato da Mercury proprio nel famoso videoclip di Bohemian Rhapsody, è diventato rapidamente un oggetto del desiderio per i collezionisti in tutto il mondo, superando di gran lunga la sua stima massima e stabilendo un nuovo record di prezzo a £ 698.500. Questa cifra ha superato il precedente record detenuto da un altro gioiello appartenente a una rockstar: un talismano di perline che era stato di proprietà di John Lennon.

La passione di Freddie Mercury per i preziosi è emersa ulteriormente attraverso la vendita di vari lotti di gioielli Cartier. Un anello di onice e diamanti della maison, donatogli da Sir Elton John, è stato ceduto per un importo significativamente superiore alla sua stima iniziale di £ 4.000-6.000, raggiungendo la notevole cifra di £ 273.050. Il 100% del prezzo di aggiudicazione sarà devoluto alla Elton John AIDS Foundation che continua a combattere l'Aids in tutto il mondo.

Un'altra spilla d’oro di Cartier, nota come Queen Number 1, donata dal manager dei Queen, John Reid, a ciascun membro della band quando Bohemian Rhapsody raggiunse la posizione numero 1 nel Regno Unito nel 1975, è stata venduta a £ 165.100.

World of His Own: i costumi di scena

Il costume completo di corona e mantello indossato da Mercury, durante le sue apparizioni alla fine di ogni spettacolo del The Magic Tour, è stato oggetto di una forte competizione durante l'asta dei costumi di scena, raggiungendo un prezzo di £ 635.000, ben dieci volte superiore alla stima iniziale. In aggiunta, sono stati ceduti anche vari altri indumenti da concerto appartenuti a Freddie Mercury, come le consunte scarpe da ginnastica Adidas per un valore di £ 127.000, le scarpette da ballo usate nel video di "We Are The Champions", acquistate per £ 190.000, e una giacca in raso dai colori dell'arcobaleno decorata con frecce che è stata venduta per £ 203.200.

World of His Own: l'arte

All'interno di Garden Lodge, Mercury aveva raccolto negli anni una ricca collezione di opere d'arte e oggetti straordinari. Fra questi vari pezzi di arte giapponese, a cui il frontman aveva cominciato a interessarsi dopo le tournée dei Queen nel Paese del Sol Levante. Una preziosa xilografia del XIX secolo di Utagawa Hiroshige da lui a lungo cercata, Sudden Shower over Shin-Ōhashi Bridge and Atake è stata venduta per £ 292.100. Interessante anche la collezione di stampe di famosi artisti spagnoli, tra cui Jaqueline au Chapeau Noir di Picasso, che è andata all'asta insieme ad altre di Salvador Dalí e Joan Miró. L’ultima opera acquistata Types of Beauty, un ritratto di Kathleen Newton di James-Jacques Tissot, è stata venduta online per la notevole cifra di 482.600.

Tra gli oggetti preziosi in vetro artistico spicca la lampada da tavolo Tiffany Lily a sette luci risalente al 1910 ca., aggiudicata per £ 60.960, e lo straordinario vaso Alicante Renè Lalique blu elettrico del 1927, da sempre collocato sul davanzale del salotto di Garden Lodge, venduto a £ 82.550.

E come gran finale, è stato presentato il lotto che comprendeva lo straordinario Jukebox Wurlitzer modello 850 'Peacock' di Paul Fuller risalente al 1941, un vero e proprio gioiello tuttora funzionante. L'oggetto ha suscitato grande interesse e ha raggiunto il prezzo di £ 406.400.

Queen Performing1977 via Wikimedia Commons

World of His Own: le parole di Brian May

L'asta ha suscitato discussioni e polemiche, in particolare modo a seguito delle dichiarazioni di Brian May, il chitarrista dei Queen. Alla vigilia della vendita, su Instagram, May aveva espresso la sua tristezza al pensiero che gli effetti personali e gli scritti di Freddie sarebbero stati messi all’asta e dispersi per sempre. "Non posso guardare", ha scritto May. "Per noi, i suoi amici più cari e la sua famiglia, è troppo triste." Le parole di May hanno toccato un gran numero di fan dei Queen, molti dei quali si sono schierati contro Mary Austin, sostenendo che la soluzione migliore sarebbe stata la creazione di un museo “Garden Lodge”. Comunque siano andate le cose, la grandiosità di questa vendita testimonia quanto ancora sia forte l'attaccamento per un artista dall'estro e dal talento straordinari, che ha lasciato una traccia indelebile nell'immaginario collettivo.

Immagine di copertina: Queen 1984 via Wikimedia Commons

A cura della redazione di Kooness

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