Zur Fläche II (To the surface II)

Nel campo della tensione tra modelli come August Macke, Asger Jorn, Vilhelm Hammershøi, Henri Matisse e la sua stessa avanguardia, Mathias Baumann ha reinventato l'acquerello per se stesso: i suoi fogli di piccolo formato si presentano come narrazioni ad alta intensità di colore - superficie e spazio in dialogo. I cosmi pittorici si incontrano, il che, a causa della loro natura bipolare, si traduce in un'interazione pulsante.  

La giocosità del colore - perso in se stesso - invece la chiarezza.Linee sottili, superfici in cera, sovrapposizione di colore. E sempre l'amore per i dettagli.Dipinti concettuali, sviluppati da un impulso interiore, seguendo un pensiero che prende vita nella composizione e nel colore.Muri e porte, muri e ostacoli sono sempre a fuoco. Alienati dall'oggetto, non solo aprono dimensioni all'interpretazione, ma prendono anche lo spettatore per mano e lo conducono in mondi pittorici profondi.