Spiel mit Mir in the Den of Wolves

Il lavoro di Salliander cerca di trasmettere sensazioni contrastanti e persino contraddittorie, rompendo i limiti della figurazione per raggiungere un'astrazione molto personale. Crea opere coinvolgenti che fanno riferimento a una varietà di temi, dalla cultura pop e dalla natura, a opere e soggetti di diverse epoche artistiche, ad esempio il rinascimento e il barocco. Le sue pennellate ad olio dense e vivide ritraggono i soggetti con drammaticità e umorismo, conferendo una dualità nelle interpretazioni della sua narrazione. 

Nata in Svezia, Salliander ha trascorso la sua vita da eterna straniera, viaggiando costantemente fin dall'infanzia tra Svezia, Vietnam, Cina, Stati Uniti, Regno Unito e Messico. Questo mix di culture le ha dato una prospettiva estranea alla vita, una visione globale forgiata da una vasta gamma di influenze. Ciò si traduce nel suo lavoro con una costante esplorazione delle dicotomie: est contro ovest, bene contro male, luce contro oscurità. La tensione tra questi punti contrastanti è ciò che le piace di più, una costante ricerca dell'ambiguità con cui l'umanità si confronta nei tempi attuali. 

È all'interno di questa ambiguità che i riferimenti e le esperienze personali che sono spesso ritratti nel suo lavoro trovano un'autonomia attraverso doppi significati, consentendo un'interpretazione libera e unica in ogni spettatore.