Red Pearl

Nel 1997 è passata da produttrice esecutiva di film a fotografa d'arte. Da allora ha esplorato l'astrazione, producendo lavori che riguardano più la trama, il colore e la composizione e meno l'argomento della rappresentazione.

Nella sua serie di OPERE D'ARTE CHE IMITA la luce, esplora fonti di luce alterate e la doppia esposizione, creando immagini che sembrano più schizzi a carboncino che fotografie. È attratta dal surrealismo, dalle immagini nate dai sogni e dal subconscio creativo. In questa entusiasmante sperimentazione con la luce, può emergere una figura o un riferimento a un oggetto leggermente definibile. Le viene spesso chiesto: cosa sta guardando La risposta è semplicemente, leggera.

La sua serie di SUPERFICI è emersa attraverso la scoperta dell'arte negli oggetti trovati. Schizzi di vernice, graffiti o resti di poster creano opportunità per composizioni, che esistono solo per un breve momento prima di essere dipinte o raschiate via. Ha esplorato antiche mura in Europa e siti industriali locali alla ricerca di pietra o legno invecchiati, metallo arrugginito e vernice invecchiata, trovando allo stesso tempo un fascino nel documentare il tentativo senza fine dei materiali artificiali di tornare alla natura. Impiega immagini strettamente ritagliate per rimuovere qualsiasi riferimento contestuale, con l'obiettivo di creare un'immagine pittorica e astratta.