UnconciousUniverse3

Attraverso il gioco di luci e ombre, messa a fuoco e retroilluminazione, in una messa in scena quasi teatrale, tutto il lavoro di Arol si radica in un linguaggio surreale, onirico, simbolico che lancia senza filtri e senza ragione, le immagini che egli salva dai recessi dell'inconscio. 
Personaggi tanto teneri quanto inquietanti, in ambienti isolati e rappresentati nella propria esistenza, creano a volte una mitologia personale all'interno di questo universo inconscio. Molti di loro dall'aspetto innocente, in uno sguardo attento, ci rivelano quel bambino, spesso ferito, che abita in tutti loro. Questo riconoscimento immediato provoca un'interpretazione che oscilla tra dolcezza creativa e potere dannoso in una dualità presente nella natura stessa, tanto bella quanto distruttiva.

La verità estetica delle sue metafore visive nasce da una verità intima, sempre attratta dal mondo emozionale, dalla sua curiosità e inquietudine verso l'universo personale che si annida in noi e che fa da innesco all'opera, come molla, al tempo stesso, di un processo catartico di propria trasmutazione interna.

Autodidatta, non limita la sua creazione a una tecnica o all'altra. L'itinerario della mia produzione è, in una certa misura, atipico e inverso. Passa da un'opera 100% digitale alla sua attuale sperimentazione con le tecniche tradizionali della pittura, principalmente negli oli su legno e compie il passo verso le tre dimensioni portando i personaggi del mio universo a Giocattoli d'Arte, Giocattoli di Scultura e sculture.