Home Magazine Rivelazioni artistiche: Un'intervista con Claudio Valerio

Esplorando la visione e l'ispirazione di un talento creativo.

Articoli Correlati: Il filo dell’orizzonte: una panoramica di Luca Conca“Beyond Appearance”; La mostra di David Whitfield che si addentra nei meandri della psiche umana, oltre maschere e convenzioni socialiL'arte a quattro mani di Warhol e Basquiat

Kooness: Qual è il suo mezzo preferito?

Claudio Valerio: La pittura. Nonostante la mia attenzione si concentri sulla materialità della pittura, non penso che quest'ultima sia sufficiente per rendere pittore un artista: a essere fondamentale è lo sguardo pittorico. In altre parole: non si è pittori perché si utilizza la pittura, ma perché si è pittori nello sguardo. Kubrick ha fatto pittura con la sua regia. Magritte ha fatto filosofia con la pittura. Morandi ha fatto pittura con la pittura.

K: Qual è il momento della giornata in cui preferisce creare?

CV: Solitamente lavoro di mattina, quando la mente non è ancora turbata dalle noie del quotidiano ed è imbevuta dello stato di rêverie, tra il sonno e la veglia. Una condizione ideale per l'atto creativo.

K: Cosa la motiva a creare?

CV: Fare arte è, per me, un'alternativa necessaria. Può sembrare un atto superfluo, forse il più superfluo di tutti, rispetto ai bisogni primari della vita. Eppure, l'essere umano ha bisogno, più o meno consapevolmente, del sentimento estetico per cercare di colmare la sua voragine esistenziale. L'uomo si nutre costantemente di quesiti, e l'arte ne offre in abbondanza. Lavoro per soddisfare la mia curiosità e per incontrare quella del pubblico.

K: C'è un ambiente o un materiale specifico che è parte integrante del suo lavoro?

CV: Per molti anni ho sviluppato la mia ricerca sulla pittura a olio. Attrazione costante nella mia produzione artistica è un nodo sempre presente nella storia della pittura: il nero, gestito sia come segno che come cromia, lavorando su minime variazioni chiaroscurali.Casualmente, per fato o per inconscia tensione, mi sono trovato a confrontarmi con la polvere nera del carbone. E proprio nella miscela di carbone e resina naturale, nata attraverso una libera, intuitiva sperimentazione, ho riconosciuto la materia densa e oscura che stavo cercando.
Da quel momento, nella mia ricerca sono sorti quesiti teorici e pratici relativi ai supporti, ai materiali, allo status della pittura.

K: Qual è il suo ambiente di lavoro ideale?

CV: Prediligo il lavoro in studio, che è una camera interna ed esterna: è un'estensione dell'artista, sia mentalmente sia fisicamente.

Claudio Valerio nasce a Popoli (PE) nel 1991. Vive e lavora a Bologna. Nel 2018 consegue il Diploma accademico di I livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dove nello stesso anno è tutor presso il laboratorio di Pittura. Nel 2022 consegue con lode il Diploma accademico di II livello in Pittura – Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo il diploma, svolge un tirocinio Erasmus in Danimarca, presso il Louisiana Museum of Modern Art. Nel 2023 è fra gli artisti selezionati per il Master “Il Mestiere delle Arti”, promosso e realizzato dall'Associazione Giovani Artisti dell'Emilia-Romagna e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Nel giugno 2023 partecipa alla Biennale de la jeune création Mulhouse 023 (Motoco, Mulhouse, Francia).

Cover image: Sul Bordo di Claudio Valerio. Courtesy of Art Agency. 

A cura di Kooness

Restate sintonizzati sul Kooness Magazine per altre interessanti notizie dal mondo dell'arte.