Sutter Buttes indian massacre 1846

Maya Mercer è una fotografa franco-americana e video-creatrice. Figlia del drammaturgo, drammaturgo e sceneggiatore radicale inglese David Mercer, Maya è cresciuta tra Londra, Parigi e Los Angeles. Autodidatta come artista visivo, Mercer ha sempre vissuto in un mondo narrativo, vivendo "la vita come teatro" fin dalla prima infanzia. 

Si definisce un'artista "fotocinematica" regionalista. Mercer ora vive e lavora nel nord della California, dove dirige per lo più adolescenti in storie visive ispirate alle condizioni sociali del Far West americano rurale. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie, mostre museali e fiere d'arte in Nord America e in Europa.

"Mercer è diventata una figlia adottiva del selvaggio West. Vivendo come lei all'interno della California, quello stato vasto e vario, un paese all'interno di un paese, ha la sua presa su tutta la sua coscienza. Lo trova un Primo Mondo all'interno di un Primo Mondo — e un Terzo Mondo anche all'interno di un Terzo Mondo. I soggetti di Mercer sono giovani, belli, tragici e giocosi, e stranamente lontani dal tempo anche se riflettono stress contemporanei e memorie storiche. Mentre la sua arte riecheggia la decadenza dei precursori della fine del XIX secolo, tuttavia, guarda anche a una nuova, pericolosa era di sensualità, confusione e distopia invadente. A questo proposito Maya Mercer è meno edonista che oracolo, meno Salome di Cassandra. Il suo lavoro non è indulgenza; è un avvertimento.”

- Peter Frank.