Saluto alla bandiera

Litografia ritoccata a mano.

L'arte di Baj trasuda sempre una forte ironia, un effetto grottesco, con raffigurazioni di soggetti dallo sguardo divertito. Sotto questo aspetto divertente e giocoso le sue opere rivelano un forte impegno politico e una critica della società. Troviamo questo impegno soprattutto tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta, periodo in cui Baj dipinse soggetti come generali dell'esercito e parate militari.

Questi sono uomini che dovrebbero incarnare forza e potere, ma sono invece raffigurati in modo goffo, ironico e quasi infantile. Troviamo infatti tutte queste peculiarità in questa litografia, dove la figura del generale spicca nettamente dallo sfondo grigio-bluastro, dove la sua divisa è impreziosita da medaglie semplicemente disegnate, con gli occhi spalancati e la bocca completamente aperta, quasi a suggerire una sorta di sorriso. La sua mano destra è alzata in segno di saluto.

Invece, l'uomo, che dovrebbe rappresentare il potere, viene quasi " deriso" attraverso una rappresentazione divertente e imbarazzante. La litografia è firmata a mano nell'angolo in basso a destra. La tiratura totale dell'opera è di 125 copie. Si tratta nello specifico di un “bene si stampi”, cioè di una prova d'artista, come testimoniano le note scritte dallo stesso Baj in calce: “questa macchia nera non c'entra nulla” e “stampa prima il nero." Questo lavoro testimonia la collaborazione tra artista e stampatore nella creazione del soggetto.