Reflection of the Memory 1

Stampa gelatina argento in bianco e nero 

Nell'opera di Antonio Živkovič la memoria presuppone l'esistenza del passato; la memoria è presente. Il presente è finzione, un elemento astratto. Il futuro è indiscernibile, quindi irreale. Rappresentazione e riflessione assumono il contatto con il reale. È contemplazione, atteggiamento, conoscenza. Ci suggerisce un riflesso di bit di memoria. Le sue fotografie sono ricordi “spezzati”, pezzi ed elementi di un passato che non esiste più, un passato che appartiene alla memoria collettiva e dell'artista. Nella serie Reflection of a Memory ha creato un omaggio al patrimonio industriale della sua città natale che non trova posto nelle mutate circostanze dell'economia post-industriale.

La rappresentazione conserva solo le forme ben definite, quindi la memoria è una somma di eventi memorizzati nel subconscio. Le fotografie sono una sorta di soul back drive, un anelito al ritorno, un distacco dal presente. Tutti gli eventi della memoria, i suoi riflessi, non si ripetono una sola volta, ma si ripetono per sempre. Contengono una loro caratteristica organica, che è l'irreversibilità. L'evento compiuto, materializzato, è sempre un ottenuto, il contrario dell'ottenimento. L'emozione dell'artista precede la rappresentazione dell'oggetto fotografato.