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Ryan DaWalt compone dipinti con le dita, cospargendo di particolato d'acciaio colorato pezzi di lino fissati a piastre magnetiche. Considera queste improvvisazioni pittoriche che utilizzano la scienza come una guida generale, rivelando le loro origini con le linee che tracciano i corsi dei campi magnetici attraverso la composizione. DaWalt tenta di creare esperienze ottiche attraverso l'uso di figure geometriche sovrapposte e intersecanti, principalmente quadrati e triangoli, citando Kasimir Malevich e Stan Brakhage come influenze principali.