Nel 1990 nasce Nian e, insieme a lei, il suo universo femminile. L'artista fiorentino afferma con convinzione la dimensione sacra dell'intima femminilità, indagando la pluralità delle sue declinazioni. Generativa e mistica, raccolta in pose contorte, le sue timide creature sospendono spazio e tempo nella ricerca complice di uno stato di silenzio. Tra realismo magico e primitivismo, la pittura figurativa di Nian si svolge in ambienti alienati suggeriti dai sogni lucidi dell'artista e dalla continua evoluzione stilistica. In studio e in strada, la loro identità è palpabile: nella morbidezza delle linee, nell'armonizzazione dell'emotività, nell'espressionismo cromatico, Nian dimostra la sua capacità di svelare la sua sensibilità artistica all'inconscio più viscerale. Corpi, ritratti e volti celebrano la capacità contemplativa dell'essere umano, la necessità di trascendere le proprie contraddizioni per trovare il proprio posto nel mondo.