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Kooness

Alessandro Piangiamore

1976
Enna, Italy

2 Opere in mostra

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Opere di Alessandro Piangiamore

Qualche uccello si perde nel cielo #2319

2022

Stampe

190 x 97cm

Disponibilità in Fiera

Ieri Ikebana 1805202113

2021

, Tecnica mista , Metallo

90 x 130cm

Disponibilità in Fiera

Alessandro Piangiamore è nato nel 1976 a Enna, in Italia. Ha allestito mostre personali in musei e gallerie come il Palais de Tokyo, Parigi (2014); Galleria Civica Giovanni Segantini, Arco, Trento (2013); GAMeC, Bergamo (2011); Galleria Magazzino, Roma (2016 – 2011); Fondazione Brodbeck, Catania (2010); Galleria Tiziana Di Caro, Salerno (2008); Galleria Paolo Bonzano, Roma (2006); Angelo Mai, Roma (2005). Inoltre le sue opere sono state esposte in diversi musei e istituzioni: Palazzo del Quirinale, Roma (2017); Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma (2016); Palazzo della Permanente, Milano (2015); Collezione Frédéric de Goldschmidt, Bruxelles (2016); Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2015); MAXXI, Roma (2015); Fondazione Merz, Torino (2014); MACRO, Roma (2012); Fondazione NOMAS, Roma (2012); MAGA, Gallarate, Varese (2011); Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (2011); Galleria Nazionale di Cosenza (2011); Museo d'Arte Contemporanea Palazzo Riso, Palermo (2010); Galleria Comunale d'Arte Monfalcone (2009); Castello di Rivoli, Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli, Torino (2008); MANIFESTA, Trento (2008); Sandretto Reba (2007). Dal 1 maggio al 14 giugno 2018 ha tenuto la prima mostra newyorkese presso Casa Italiana Zerilli-Marimò in collaborazione con Magazzino Italian Art NY e Galleria Magazzino, Roma. Vive e lavora a Roma.

Dichiarazione dell'artista:

Nella mia ricerca cerco spesso di cristallizzare tutto ciò che è effimero e fugace attraverso un approccio pratico alla materia, che mi permetta di aggrapparmi alla realtà e afferrarla. Tra il fisico e l'astratto, la natura e l'artificiale, la mia ricerca mira – piuttosto che creare singoli oggetti – a far emergere la loro forma interna e le immagini. Piuttosto che essere statici o frontali, le loro caratteristiche sono compiute evocazioni approfondite e cambiamenti semantici e visivi.