Home Magazine "Soglie 2018_2020" di Raffaele Cioffi

Nonostante la chiusura delle istituzioni culturali in ottemperanza alla crescente emergenza globale, questo novembre Raffaele Cioffi ha voluto esporre per la prima volta al MAC di Lissone, la città dove l'artista ha sviluppato i suoi ultimi anni di ricerca artistica. La mostra, curata da Alberto Barranco di Valdivieso, è il coronamento di un'attività trentennale in gallerie private e istituzioni pubbliche, sia in Italia che nel mondo.

Raffaele Cioffi è nato a Desio nel 1971, e attualmente vive e lavora a Milano. Si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro e ha avuto l'opportunità di ampliare la sua ricerca lavorando a stretto contatto con maestri come Claudio Olivieri e Mario Raciti. Ha esposto in istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo, sia attraverso mostre personali che collettive. L'artista è attualmente rappresentato dalla Galleria Monopoli, galleria d'arte moderna e contemporanea fondata a Pavia nel 1995 dal gallerista Pietro Monopoli. Per fronteggiare le crescenti necessità di un collezionismo sempre più globale, la galleria ha aperto un nuovo spazio espositivo a Milano, che promuove una selezione dinamica di artisti emergenti e affermati. 

 

Raffaele Cioffi, Photo courtesy: Monopoli Gallery.

 

La prossima mostra di Cioffi "Soglie 2018_2020", presenta opere inedite degli ultimi due anni accanto a una serie di grandi tele che segnano un nuovo capitolo della carriera dell'artista e che sono state create appositamente per la mostra del museo. Un corpus di opere che incarna una grande accuratezza, ed esprime il raggiungimento di una profonda maturità intellettuale, pur conservando l'istinto per la disciplina pittorica che da sempre contraddistingue l'impegno di Cioffi. Oggi più che mai l'artista manifesta la sua capacità di interpretare il linguaggio di una pittura che si espande nello spazio, suggerendo un'estensione che va oltre la tela stessa.

 

Raffaele Cioffi, Soglie, 2019. Photo courtesy: Monopoli Gallery.

 

 

Per il suo processo artistico, Cioffi sceglie una direzione evocativa e poetica fatta di colore e luce. Scegliendo movimenti cromatici rilassanti, complesse tecniche di pigmentazione e forti movimenti di pennello, le composizioni di Cioffi immergono contemporaneamente lo spettatore in un'esperienza iper-dimensionale che comprende profondità e intensità. Le particelle di colore, che sembrano dissolversi in un moto perpetuo e metafisico, si rivelano all'occhio dell'uomo in strati successivi, svelando misteriose "soglie" oscillanti e illusioni ottiche in continuo movimento che vanno oltre l'area fisica della tela.

La ricerca di Cioffi va volutamente al di là dell'oggetto pittorico e mira ad esprimere il desiderio appassionato, feroce, doloroso, persino romantico, di trascendere la nostra dimensione reale, in cui l'opera e l'osservatore esistono. Il processo artistico di Raffaele Cioffi testimonia l'esistenza di ulteriori possibilità di immaginazione e di comprensione, non solo nella mente razionale dell'uomo, ma nella sfera istintiva più profonda, in quelle aree segrete a cui solo l'arte può accedere. Per Cioffi la pittura è la forza motrice verso dimensioni che sono sempre state presenti in noi e che possono essere rivelate solo attraverso il processo artistico.
 
 
Raffaele Cioffi, Soglie, 2019. Photo courtesy: Monopoli Gallery.
 

Immagine iniziale: Raffaele Cioffi, Soglia Rosa 1, 2020. Photo courtesy: Monopoli Gallery.

Scritto da Maria Eleonora Piva

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