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In mostra fino al 10 gennaio 2021, Luci d'Artista 2020-2021 comprende un totale di 26 opere: ventisei diverse visioni poetiche di artisti contemporanei attratti dalla luce, elemento immateriale dalle enormi potenzialità.

Dal 1998 il festival d'arte Luci d'Artista trasforma la città di Torino in una mostra all'aperto di installazioni luminose realizzate dai maggiori artisti contemporanei di tutto il mondo. L'intento principale è stato quello di sradicare l'arte dagli spazi istituzionali: un evento culturale che offre ai cittadini e ai turisti scenari artistici unici.

Come di consueto, le luci sono collocate in diversi punti, arricchendo il centro storico e gli altri quartieri della città. Accanto alle opere di artisti storicizzati, come Cosmometrie di Mario Airò, Flying Carpet di Daniel Buren, L'energia che unisce si espande nel blu, l'opera permanente di Marco Gastini situata nella Galleria Umberto I, Migrazioni di Piero Gilardi, Cultura=Capitale di Alfredo Jaar, Il volo dei numeri di Mario Merz, Doppio passaggio (Torino) di Joseph Kosuth e Palomar di Giulio Paolini, saranno esposte nuove opere. Tra questi, alcuni artisti protagonisti sono Mario Molinari, Jeppe Hein, Nicola De Maria e Tobias Rehberger. Una nuova illuminazione artistica metterà in luce il Monumento 1706 di Luigi Nervo e Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto sarà esposta in Piazza della Repubblica dopo un recente restauro.

 

Rebecca Horno, Piccoli Spiriti Blu ©contemporarypiemonte.it

Nel 2018 Luci d'Artista ha anche introdotto un programma che mira a creare una partecipazione attiva delle realtà pubbliche e private che operano sul territorio come scuole, associazioni e istituzioni. Quest'anno il programma si chiama Nuovi Equilibri ed è promosso dal Comune di Torino in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio Torino, il Dipartimento Educazione della GAM, le Attività Educative e Formative del PAV Parco Arte Vivente, la Fondazione Merz e il Castello di Rivoli. Purtroppo, a causa delle misure di sicurezza, quest'anno, le attività dovranno essere svolte in forma digitale.

 

Luca Pannoli, L’amore non fa rumore @contemporaryarttorino

Immagine di copertina: Daniel Buren, Tappeto volante (Flying Carpet).

Scritto da Giulia Cami.