Home Magazine Le 25 pittrici più iconiche!

Le 25 iconiche figure femminili che andremo a vedere, hanno avuto un impatto duraturo sull'arte del XX secolo, e alcune stanno ancora plasmando il sistema artistico internazionale. Queste grandi pittrici esistono e sono esistite, non solo all'ombra dei loro colleghi uomini, ma anche spiccando per la loro bravura ed originalità.

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L'anonimo gruppo Guerrilla Girls ha scritto nel 1988 che uno dei vantaggi di essere un'artista donna è "Non doversi sottoporre all'imbarazzo di essere chiamata genio". Ma ogni donna della prossima lista è sicuramente uno spirito visionario, resistente e combattivo e, come pioniera nel suo specifico ambito di pittura, ha cambiato radicalmente il modo in cui percepiamo e sperimentiamo l'arte oggigiorno.

Ghada Amer

Tra gli artisti più rappresentativi della scena culturale internazionale, l'enfant terrible iconoclasta Ghada Amer (1963, Egitto) dipinge quadri con ago e filo al posto di pennello e colore, rappresentando audaci figure femminili. Il suo lavoro mette in discussione le questioni di genere e di sessualità, i nostri luoghi comuni e i rigidi confini tra maschile e femminile, e come la visione occidentale tenda a trasformare le donne in oggetti stereotipati. È una delle artiste più vendute del Medio Oriente.

 

 

Ghada Amer, My Nympheas #2, 2018, acrilico, ricamo e gel su tela,  163 x 183 cm© Ghada Amer Su concessione di Marianne Boesky.

 

Julie Mehretu

Julie Mehretu è nata ad Addis Abeba, Etiopia, nel 1970. È nota per i suoi dipinti acrilici e spessi, con marcatori (a matita, penna, inchiostro) su tele monumentali. Il suo campo d'indagine è soprattutto l'architettura e le città densamente popolate del XXI secolo. Passando attraverso molti riferimenti artistici, Mehretu ha descritto le sue tele ricche e intricate come "mappe di storie senza luogo". È una delle 12 donne tra i primi 100 artisti contemporanei classificati per fatturato d'asta nel 2018-2019.

 

 

Julie Mehretu, Stadia II, (2004). © Julie Mehretu, su concessione di the Carnegie Museum of Art, Pittsburgh.

 

Etel Adnan

Etel Adnan (1925) è una pittrice, saggista e poetessa libanese. Nel 2003 è stata nominata "l'autrice araboamericana più celebrata e affermata nella scrittura odierna". La sua produzione visiva interpreta poeticamente il paesaggio nord californiano che si mescola al tempo, alla memoria e al senso di dislocazione. La sua arte è una forma di astrazione filosofica sotto forma di pittura.

 

 

Etel Adnan, Ohne Titel, 2015. Olio su lino, 38 x 46 cm. © Etel Adnan su concessione di Galerie Lelong, Paris.

 

Marlene Dumas

La tecnica prevalente della sudafricana Marlene Dumas (1953, Sudafrica) è l'olio su tela e l'inchiostro su carta, per tracciare ritratti emotivamente intensi e drammatici di volti umani, di figure nude o anche di gruppi di persone. Spesso ispirata da ricordi della sua vita privata, la sua arte trasmette le ansie dell'esistenza umana.

 

 

Marlene Dumas, For Whom the Bell Tolls, 2008, olio su tela, 100x90 cm
© Marlene Dumas foto: Peter Cox, © 2015, ProLitteris, Zurich.

 

Vija Clemins

Vija Clemins (1938) è una delle pittrici lituane più famose. Nel 1965, dopo aver rifiutato il formalismo predominante, ha iniziato a creare dipinti illusionistici e magici e disegni di onde dell'oceano, nuvole, cieli notturni, superfici lunari, così realistici da essere scambiati per fotografie. La sua tecnica documentaria chiamata "ridescrizione", resa in grafite, carboncino o pittura a olio, si è sempre collocata al di fuori delle correnti stilistiche tradizionali.

 

 

Vija Celmins, Untitled (Big Sea #1) (1969). Collezione privata © Vija Celmins, su concessione dell'artista e di Matthew Marks Gallery. Foto © McKee Gallery, New York.

 

Natalia Goncharova

L'opera di Natalia Goncharova (1881-1962, Russia-Francia) comprende varie avanguardie dei primi del XX secolo, combinando il Modernismo con elementi dell'arte popolare tradizionale russa e il modo ornamentale con cui Paul Gauguin dipingeva le figure, le icone, l'arte orientale e il cubismo.  

 

 

Natalia Goncharova, Fishing (fishers), 1909, Olio su tela, 112 x 99.7 cm © Carmen Thyssen-Bornemisza Collection.

 

Tamara de Lempicka

La prima artista donna ad essere una star del glamour, la polacca Tamara de Lempicka (1898-1980), i cui quadri stravaganti, sensuali e raffinati continuano a illuminare le nostre giornate, non ha copiato dal passato, ha invece creato un nuovo stile definendolo "leggero, dai colori brillanti e dal quale si percepisce l'eleganza delle modelle". Il 12 novembre 2019 è stato stabilito un nuovo record d'asta per l'opera di Tamara de Lempicka "La Tunique Rose".

 

 

Tamara De Lempicka, Los dos amigos – Confidencias, 1928, olio su tela © Tamara Art Heritage ADAGP, Paris VEGAP, Madrid, 2018.

 

Sonia Delaunay

Tra arte e moda, la pittrice astratta ucraina Sonia Delaunay (1885-1979) ha sviluppato, come avanguardista, una nuova arte di colori contrastanti, forme geometriche e luci brillanti su oggetti di uso quotidiano, libri o vestiti.

 

 

Sonia Delaunay, "Prismes électriques," 1914 "The EY Mostra: Sonia Delaunay" © Tate Modern, London 2015.

 

Paula Rego 

Paula Rego (1935) è un'artista visiva di origine portoghese la cui arte ha sfidato il pubblico per decenni. Unica donna del The London Group, i suoi dipinti e le sue stampe colte e raffinate sono spesso basati su racconti popolari per bambini. Lo stile di Rego si è evoluto da semiastratto negli anni Sessanta verso la rappresentazione, dalla pittura a olio e il collage ai pastelli, abbracciando il tema del femminismo, un mondo di dolore ma anche una satira feroce.

 

 

Paula Rego, The Dance, 1988, acrilico su tela, 212.6 x 274.0 cm Tate Gallery, London © Tate, London 2017 ©Paula Rego, su concessione di Marlborough Fine Art.

 

Georgia O’ Keeffe

Madre del Modernismo americano, Georgia O' Keeffe (1887-1986) era nota soprattutto per i suoi fiori astratti su tela, i grattacieli e i paesaggi audaci. Il suo stile unico l'ha portata sul podio delle più grandi artiste, essendo la donna americana più pagata.

 

 

Georgia O’Keeffe, Abstraction Blue 1927 Olio su tela 102.1 x 76 cm Acquisito attraverso the Helen Acheson Bequest
© 2019 The Georgia O'Keeffe Foundation/ Artists Rights Society (ARS), New York.

 

Ellen Gallagher

Nel 1995 la pittrice di colore Ellen Gallagher (1965, USA) è stata invitata a esporre alla Whitney Biennial di New York, perché la sua stessa tecnica estetica ha attirato l'attenzione della scena artistica americana, come Kiki Smith e Nan Goldin. 

 

 

Ellen Gallagher, IGBT, 2008, gesso, foglia d'oro, inchiostro a vernice e carta su tela, 202x188 cm © 2008 Ellen Gallagher.

 

Elizabeth Peyton

Una delle coetanee americane di Gallagher, Elizabeth Peyton (1965), sebbene i suoi inizi comprendessero ritratti di musicisti pop e rock come John Lennon o Johnny Rotten, è oggi popolare per questi "quadri di icone post-moderni". Per la ritrattista più famosa del mondo, uno stato d'animo di felicità e una traccia di dolore, sia nella "cultura bassa" della musica che nella "cultura alta" della letteratura, sono i tratti distintivi.

 

 

Elizabeth Peyton, Keith (From Gimme Shelter) 2004 Olio su tavola 25.4 x 30.5 cm © Elizabeth Peyton.

 

Laura Owens

La pittrice, gallerista ed educatrice di Los Angeles, Laura Owens (1970) è molto versatile e radicale. Una delle artiste più influenti della sua generazione, ha lanciato un approccio innovativo alla pittura che sfida le tradizionali dicotomie tra figurazione e astrazione, oltre a rompere i rapporti tra arte d'avanguardia, artigianato, cultura pop e tecnologia. 

 

 

Laura Owens, Untitled, 2000. Acrilico, olio e graffite su tela, 72 x 66 1/2 pollici. (182.9 x 168.9 cm).
Collezione Giuseppe Iannaccone, Milan © Laura Owens. Su concessione di Whitney Museum of American Art

 

Helen Frankenthaler

La pittrice espressionista astratta americana Helen Frankenthaler (1928-2011) ha contribuito in modo determinante alla storia della pittura americana del dopoguerra, nota come Color Field Movement. Paesaggi acquatici in costante movimento e un tripudio di colori sono le caratteristiche della sua prima opera d'arte, esposta nel 1952, "Montagne e mare", nella quale viene usata la tecnica di macchiatura a immersione.

 

 

Helen Frankenthaler, Open Wall, 1953. Olio su tela non intonacata e non preimpregnata, 53 3/4 x 131 pollici. 
© 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York. Foto: Rob McKeever. Su concessione di Gagosian.

 

Joan Mitchell

Insieme a Frankenthaler, la principale artista espressionista astratta americana Joan Mitchell (1925) è stata una delle poche pittrici ad aver ottenuto il plauso della critica e del pubblico. I suoi dipinti sono ampi e gestuali, a volte violenti; il suo soggetto principale è il paesaggio; il procedimento che usa consiste in tutta una serie di opposizioni: luce contro buio, pace contro caos, oscurità contro limpidezza. Da Christie's a New York nel 2014, il dipinto astratto del 1960 senza titolo di Mitchell, venduto per 11,9 milioni di dollari, ha stabilito un nuovo record per un'opera d'arte di un'artista femminile all'asta. 

 

 

Joan Mitchell, Strata, 1960 (dettaglio), Olio su tela, 51 ¾ x 78 pollici, Gift of Enrico Donati

 

Agnes Martin

La canadese Agnes Martin (1912-2004), una delle grandi esponenti dei pittori espressionisti astratti, aveva sviluppato uno stile indipendente all'inizio degli anni Sessanta, rimanendo volontariamente isolata da qualsiasi corrente. Il suo raro acrilico e la grafite su tela vengono impiegati per la luce, la fusione e l'informe. Una forma che si dissolve alla ricerca della perfezione.

 

 

Agnes Martin, The Tree 1964 Olio e matita su tela 182.8 x 182.8 cm Larry Aldrich Foundation Fund © 2019 Estate of Agnes Martin / Artists Rights Society (ARS), New York

 

Frida Kahlo

La "pittrice dei sogni" Frida Kahlo (1907, Messico) ha creato autoritratti intimi e intricati a metà strada tra ingenuità, realismo e surrealismo. Le sue opere sono profondamente legate alla sua biografia personale: dopo un incidente stradale, con la colonna vertebrale fratturata, ha dovuto indossare un corsetto di gesso che l'ha costretta a disegnare e dipingere per alleggerire la costante lotta tra la vita e la morte.

 

 

Frida Kahlo, Self-Portrait on the Border Line Between Mexico and the United States, 1932
© Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, Mexico, D.F./Artists Rights Society (ARS), New York

 

Leonora Carrington

La cosiddetta "Musa del Surrealismo", Leonora Carrington (1917-2011, Inghilterra) ha vissuto in Messico per quasi 70 anni producendo opere d'arte enigmatiche e simboliche e scrivendo storie fantascientifiche ante litteram. Il suo universo surreale, selvaggio e femminista è il risultato dell'arte popolare centroamericana, della letteratura celtica, dell'alchimia, dei dipinti rinascimentali e di un repertorio di creature fantastiche.

 

 

Leonora Carrington, And Then We Saw the Daughter of the Minotaur!, 1953. © 2019 Estate of Leonora Carrington / Artists Rights Society (ARS), New York. Su concessione di Gallery Wendi Norris.

 

Bridget Riley

Bridget Riley (1931, Inghilterra) è diventata la star della Op Art nel 1965 dopo aver esposto alla mostra del 1965 "The Responsive Eye" al Museo d'Arte Moderna. Ha studiato al Goldsmith's College of Art e al Royal College of Art, esplorando quelle che lei stessa definisce le "strutture formali del vedere". Il periodo in bianco e nero con repertorio geometrico formale è la fase più famosa della sua carriera che l'ha portata ad essere la prima pittrice donna a vincere il Gran Premio alla Biennale di Venezia nel 1968.

 

 

Bridget Riley, Movement in Squares, 1961, emulsione sintetica su tavola.
©BRIDGET RILEY 2019, ALL RIGHTS RESERVED/ARTS COUNCIL COLLECTION, SOUTHBANK CENTRE, LONDON

 

Jenny Saville

Jenny Saville (1970) - membro della Young British Artists - spesso accreditata per aver reinventato la pittura figurativa per l'arte contemporanea, crea grandi dipinti innovativi che, senza filtri e senza censure, indagano e distorcono il corpo femminile. Dipinge naturalmente la carne: danneggiata, infossata, alterata, capovolgendo il tema storico dell'arte del nudo femminile. Le sue figure spesse e livide affrontano questioni tabù sulla maternità, la chirurgia plastica, la dieta, l'esercizio fisico e la rappresentazione della donna nell'arte e nella cultura popolare.

 

 

Jenny Saville, Hyphen, 1999, olio su tela, 108 x 144 pollici (274.3 x 365.8 cm) Artwork © Jenny Saville, su concessione di Gagosian

 

Yayoi Kusama

Un'artista giapponese contemporanea famosa come "la principessa dei pois", è Yayoi Kusama (1929) che aggiunge alla sua pittura segni e puntini come un modo per auto annientarsi nel cosmo e nell'infinito.

 

 

Yayoi Kusama, Mushrooms (OBST), acrilico su tela, 24.2 x 33.3 cm © Der-Horng Art Gallery, Tainan

 

Cai Jin

Negli anni Novanta, la pittrice Cai Jin (1995) è stata una delle artiste più famose e importanti della Cina e ha iniziato a partecipare al movimento d'avanguardia del paese. Influenzata da Van Gogh e da altri impressionisti, Cai Jin è conosciuta soprattutto per la sua lunga serie di piante di banane, studi su una pianta tropicale morente che l'ha ossessionata per molti anni ha iniziato a dialogare con dipinti astratti, creando cieli pieni di nuvole e paesaggi sottomarini.

 

 

Cai Jin, "Landscape No. 17," 2008. Olio su tela. Su concessione dell'artista e di Chambers Fine Art.

 

Beatriz Milhazes

Una delle voci più originali dell'arte contemporanea brasiliana Beatriz Milhazes (1960) - e una delle artiste femminili più vendute al mondo - crea dipinti dalle tinte vibranti e  caleidoscopici che accostano l'immaginario indigeno brasiliano a elementi di design europeo modernista. 

 

 

Beatriz Milhazes, Moinho vermelho, 1999/2000, vernice acrilica e metallizzata su tela, 249 x 149 cm, © Galeria Camargo Vilaça, São Paulo

 

Adriana Varejão

La giovane generazione di artisti brasiliani è rappresentata anche da Adriana Varejão (1964) che racconta storie intrise di violazioni sia dell'epoca coloniale che odierne, attraverso grandi installazioni pittoriche. Il suo marchio di fabbrica sono le piastrelle di ceramica blu cobalto che sono diventate caratteristiche degli edifici privati portoghesi e brasiliani e delle chiese barocche. Ma i suoi azulejos (piastrelle) sono danneggiati e frammentati come metafora di un disturbo culturale e temporale unito a un senso di luce e di fascino.

 

 

Adriana Varejão, Milagre dos Peixes (Miracle of the Fishes), 1991, olio e gesso su tela, 210.2 x 170 cm,
© Galeria Thomas Cohn de Arte Contemporânea, Rio de Janeiro

 

Del Kathryn Barton

L'australiana Del Kathryn Barton (1972) è un fenomeno nel mondo dell'arte. Barton si è laureata con un Bachelor of Fine Arts presso il College of Fine Arts della University of New South Wales nel 1993. Non è sufficiente definire i suoi dipinti decorativi, molto dettagliati, come una combinazione di tecniche pittoriche tradizionali con un design contemporaneo e stili illustrativi e di animazione. Ogni dettaglio e ogni figura è piena di fascino, eccentricità e sfrontatezza tutta al femminile. Del Kathryn Barton ha il potere di articolare la trama fantasiosa della sua infanzia senza precedenti artistici.

 

 

Del Kathryn Barton, Mother (a portrait of Cate Blanchett), 2011, acquerello, gouache, acrilico e penna su tela di poliestere, 240 x 180 cm,
© Art Gallery of New South Wales

 

Cover image: Jenny Saville, Hyphen, 1999, oil on canvas, 108 x 144 inches (274.3 x 365.8 cm) Artwork © Jenny Saville, courtesy Gagosian

Scritto da Petra Chiodi

 

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