Home Magazine La versione di Ai-Da: l’arte ai tempi dell’Intelligenza Artificiale

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Il rapido sviluppo della biotecnologia ci impone di prendere in considerazione il futuro della relazione tra uomo e macchina, tenendo conto di quanto la questione sia urgente e potenzialmente pericolosa. Ecco quindi che la creazione di un primo robot umanoide con inclinazioni artistiche può essere una buona occasione per riflettere sul rinnovato concetto di identità e sulle conseguenti scelte che si porranno in un prossimo futuro, sempre più all'insegna del transumanesimo.

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Ai-Da, il primo artista robotico ultra realistico al mondo

Ai-Da deve il suo nome alla matematica Ada Byron, contessa di Lovelace e figlia di Lord Byron, pioniera della moderna scienza dei computer e ideatrice del primo algoritmo espressamente inteso per essere elaborato da una macchina. Ai-Da è un'artista giovanissima, nata nel febbraio del 2019, ed è descritta come il primo artista robotico ultra realistico al mondo. Il suo creatore, il gallerista Aidan Meller, la definisce una performer e allo stesso tempo una vera e propria opera d'arte concettuale che invita alla riflessione sul futuro dell'IA e sulle nuove stimolanti sfide che la tecnologia robotica sta lanciando all'umanità.

Ai-Da, dove è nata e come funziona

Ideata dallo stesso Meller, Ai-Da è stata creata da un team di programmatori, esperti d'arte e psicologi presso l'Università di Oxford. Ziad Abass e Salaheldin Al Abd, due giovani ricercatori laureati in Meccatronica e Robotica alla School of Electronic and Electrical Engineering presso l'Università di Leeds, si sono invece dedicati alla progettazione di un'altra parte fondamentale del robot, il braccio. Ziad ha affermato: "abbiamo implementato algoritmi intelligenti che utilizzano la visione artificiale per analizzare chi vede Ai-Da, quindi abbiamo sviluppato un sistema di controllo che produce un percorso da seguire per il suo braccio, in base alla sua interpretazione." In pratica Ai-Da per la creazione delle sue opere si serve di due piccole telecamere (con funzione di occhi) per inquadrare il soggetto e di algoritmi di intelligenza artificiale che mandano l'input al braccio robotico per realizzare disegni, dipinti e sculture, ma anche attività di performance art. L'avvento di un simile robot umanoide solleva certo anche parecchi interrogativi sulla natura stessa dell'arte: secondo Aidan Meller Ai-Da "è quanto di più vicino ci sia a essere un’artista umano, l'imitazione più avanzata di ciò che un artista può essere”. Il suo creatore però non arriva a definire le sue opere come arte, chiosando: “lascio a voi decidere”. Nel frattempo Ai-Da, dopo aver tenuto la sua prima mostra personale all’Università di Oxford dal titolo Unsecured Futures, ha esposto i suoi lavori al Design Museum e al Victoria & Albert Museum di Londra e ha in programmazione un calendario fitto di impegni internazionali.

 

Courtesy ai-darobot.com

 

Ai-Da in Egitto

Uno di questi ha destato grande scalpore. Tutto è accaduto durante la sua partecipazione a Forever Is Now, la prima mostra d’arte contemporanea allestita presso la Grande Piramide di Giza in Egitto nell'ottobre del 2021. È lì che le autorità egiziane hanno messo in stato di fermo il robot accusandolo di attività spionistica: erano stati il modem e le piccole telecamere montate in corrispondenza degli occhi a impensierire le guardie doganali. È cominciata allora una lunga controversia con l'ambasciata britannica che si è poi risolta senza particolari tensioni quando all'artista è stato concesso di entrare integra in territorio egiziano, chiudendo così l'incidente diplomatico fra i due paesi.

Ai-Da alla Biennale di Venezia

Ai-Da in questi giorni è tra gli artisti presenti all'attesissima 59a edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte - Biennale di Venezia. La mostra personale dell'artista, inaugurata lo scorso 22 aprile e aperta fino al 3 luglio, si intitola Leaping into the Metaverse ed è stata organizzata dal Concilio Europeo dell’Arte nella Galleria InParadiso nei Giardini della Biennale. Già negli scorsi anni alcune opere d'arte prodotte da robot erano state esposte durante la Biennale, ma è la prima volta che un robot artista umanoide ultra-realistico propone le sue opere d'arte con le stesse modalità di un artista in carne e ossa. Sempre Venezia segnerà anche il debutto dei suoi primi dipinti realizzati utilizzando una vera e propria tavolozza d'artista, proprio come i suoi omologhi umani. Il tema dell'esposizione esplora l'influenza dell'Intelligenza Artificiale sulle nostre vite, e lo fa comparando il Metaverso al Purgatorio della Divina Commedia, un luogo oscuro a metà strada tra realtà e finzione. Dopo aver dipinto per la prima volta quattro ritratti dal vivo durante il vernissage, Ai-Da presenta al contempo nuove tele alte 2 metri e mezzo in cui si auto-ritrae con gli occhi chiusi: una sorta di monito a chi pensa di utilizzare con inconsapevolezza una tecnologia potenzialmente cieca e pericolosa. Altra attrazione per i visitatori di questa mostra è rappresentata dai Flowers on the bank of the Lethe, fiori stampati in 3-D creati dagli schizzi di Ai-Da, che riproducono le sponde fiorite del fiume Lete, descritto nella Divina Commedia come il fiume dell'oblio (Purgatorio XXVIII-XXX).

 

Courtesy ai-darobot.com

 

Ai-Da in occasione del giubileo di platino della Regina d'Inghilterra

Ma la nostra artista non smette di far parlare di sé. Proprio in questi giorni di giugno sono in corso le celebrazioni del Giubileo di Platino di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra e, se una volta erano i pittori di corte a immortalare sulle loro tele la grandezza dei regnanti durante questi eventi, in quest'epoca tecnologica si assiste a un passaggio storico che vede anche i robot assolvere a questo compito. Per l'occasione infatti Ai-Da ha dipinto un ritratto della sovrana intitolato Algorithm Queen accompagnando il lavoro con una dichiarazione per la monarca britannica: "Vorrei ringraziare Sua Maestà la Regina per la sua dedizione e per il servizio che rende a così tante persone. È una donna eccezionale e coraggiosa che è totalmente impegnata nel servizio pubblico. Penso che sia un fantastico essere umano, e auguro alla Regina un felice Giubileo di Platino". Aidan Meller ha dichiarato che il primo ritratto della monarca realizzato da un robot offre l’opportunità di riflettere su tutti i cambiamenti avvenuti durante il lungo regno di Elisabetta II e testimonia l'impressionante rapidità con la quale la tecnologia si è evoluta e ha preso il sopravvento. Ai-Da Robot è l’occasione perfetta per discutere dell'attuale ossessione per la tecnologia e della sua eredità in dispiegamento. Nel mentre, con grande soddisfazione dei suoi creatori, Ai-Da ha già venduto circa 1 milione di sterline inglesi in opere d’arte.

 

©David Parry/PA Wire

 

Cover image: Ai-Da the humanoid AI robot artist on display at the Great Pyramids of Giza on October 23, 2021 in Cairo, Egypt.

A cura della redazione di Kooness

 

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