Home Magazine I 10 anni di Andres Valencia, pittore prodigio alla conquista del mercato dell'arte

Frequenta la quinta elementare, ha dieci anni, ma dipinge da quando ne aveva cinque. Il suo talento ha attirato l'attenzione di affermati collezionisti e di celebrità che hanno già acquistato alcuni dei suoi lavori. Ha raccolto ad oggi oltre 300.000 $ da destinare a enti di beneficenza e per il suo talento artistico qualcuno lo ha definito un «piccolo Picasso». Andres Valencia è già una realtà del panorama artistico contemporaneo, ma la sua stella continuerà a brillare anche in futuro?

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Il New York Times sostiene che è difficile ricordare nel mondo dell'arte contemporanea un giovane talento che ha ottenuto tanti riconoscimenti all'inizio della sua carriera. Andres Valencia, un bambino di dieci anni che dipinge da quando ne aveva circa cinque, è un artista di San Diego, California, noto per realizzare grandi dipinti dai colori vivaci, influenzati da George Condo, Picasso e il cubismo. E proprio Picasso è secondo alcuni la pietra di paragone per questo enfant prodige dell'arte contemporanea. Il talento di Andres, figlio di Elsa Valencia, designer di gioielli e Lupe Valencia avvocato, manager del pugile professionista cubano Frank Sánchez nonché collezionista d'arte, è stato notato dai genitori perché trascorreva disegnando gran parte del suo tempo. Fondamentale l'incontro con il gallerista newyorkese Bernie Chase, che decise di rappresentarlo. Chase, fondatore della galleria Chase Contemporary ha affermato in un'intervista che il suo giovane cliente “ha il potenziale per essere grande come o anche più di artisti affermati del calibro di Peter Beard e Kenny Scharf”, con i quali peraltro ha già collaborato. Andres però frequenta la quinta elementare e deve pensare anche agli impegni scolastici. "Mio figlio è un artista, ma prima di tutto è un bambino", ha dichiarato la madre, "un bambino, non una celebrità". Certo è che i genitori hanno contribuito non poco a trasformare la storia di loro figlio in qualcosa di sensazionale, impegnandosi a farlo conoscere attraverso la carta stampata di tutto il mondo, dal The New York Post a Forbes e The Times of London, e in trasmissioni televisive di grande audience come Good Morning America. L'ultima celebrità a interessarsi alla sua attività è stato V, il cantante dei BTS, che ha condiviso uno dei dipinti di Andres con i suoi 50 milioni di followers su Instagram.

 

Andres Valencia. The Commander, 2022. Courtesy of InCollect

Gli inizi

Tra le mura di casa, Andres ha potuto studiare dal vivo RETNA, Richard Hambleton, Raphael Mazzucco, Salvador Dalí, artisti che facevano parte della collezione del padre. La sua carriera ha avuto inizio quando i genitori hanno notato la sua ossessione per un dipinto di RETNA del quale ha realizzato un gran numero di copie. Da allora il giovane artista dipinge, scolpisce e studia la storia dell'arte tutti i giorni nel suo studio di casa. È solito procedere partendo da piccoli schizzi, per poi lasciarsi prendere dall'ispirazione e completare le sue opere nel giro di pochi giorni. Come racconta lui stesso: “Dipingo a piccoli pezzi. Ci lavoro per un'ora o due. Poi vado a fare qualcos'altro. Ci ritorno il giorno dopo e continuo ad aggiungere..."

 

Il debutto sul mercato

Molta strada è stata fatta dal giorno in cui Andres Valencia ha iniziato vendendo i suoi dipinti a un amico di famiglia a 20$ l'uno. In breve tempo le vendite sono letteralmente volate e il giovane pittore ha raggiunto traguardi commerciali che altri artisti possono solo sognare nell'arco di un'intera carriera. Il debutto sulle grandi platee internazionali è avvenuto grazie a Nick Korniloff, direttore di Art Miami. Una scommessa vinta, dal momento che celebrità come Sofia Vergara, Channing Tatum e Brooke Shields hanno comprato alcuni suoi pezzi e collezionisti come Tommy Mottola e Jessica Goldman Srebnick si sono immediatamente interessati ai suoi lavori. Il 2022 ha rappresentato per Andres Valencia un anno molto importante. Il 21 giugno in occasione del 20th Century & Contemporary Art & Design Day di Phillips a Hong Kong il suo dipinto Ms Cube (2020) è stato battuto all'asta per circa 160.000 $, parte dei quali sono andati a un'organizzazione benefica, Box of Hope, che si occupa di bambini svantaggiati a Hong Kong e in Asia. Solo due giorni dopo la galleria newyorkese Chase Contemporary ha inaugurato a Soho la sua prima mostra personale, No rules, e tutte le sue 35 opere esposte sono state immediatamente vendute per cifre che andavano dai 50.000 ai 125.000 $. Nel mese di luglio, in occasione di un gala di beneficenza che si è svolto a Capri in collaborazione con Unicef Italia, durante un’asta condotta dal mercante d'arte e collezionista svizzero Simon de Pury, una sua opera è stata battuta addirittura per la ragguardevole cifra di 230.000 $.

Andres Valencia. The Scientist, 2021. Courtesy of Incollect.

L’impegno nella filantropia

A conferma del suo impegno nella filantropia, Valencia ha lavorato inoltre a un'opera intitolata Invasion of Ukraine, per la quale si è ispirato nientedimeno che a Guernica di Picasso. Il dipinto, dopo aver debuttato al Chase Contemporary, è stato successivamente riprodotto in stampe a tiratura limitata di 550 pezzi, in vendita sul sito web dell'artista, i cui proventi andranno alla Fondazione Klitschko che sostiene il popolo ucraino. Il fatto di destinare tali guadagni ad attività benefiche, ha detto la madre, è “un'opportunità per educarlo a restituire ciò che la natura gli ha donato”.

Fenomenologia dell'artista bambino

Se può apparire curioso che nel mondo dell'arte contemporanea tra le celebrità del momento figuri anche un bambino, il fenomeno degli artisti minorenni non è certo nuovo. Come non citare l'esempio di Lola June, di soli due anni, i cui doodle espressionisti andarono a ruba e vennero pagati dai collezionisti fino a 1500 $. Oppure il caso di Alexandra Nechita, definita a 12 anni “un Mozart con il pennello”, una delle poche che da adulta ha proseguito il suo cammino artistico riuscendo ad affermarsi. Alcuni esperti e analisti esortano ad affrontare con prudenza l'entusiasmo che sta circondando la carriera di Andrés Valencia, sottolineando che questa sorta di speculazione frenetica intorno alla sua produzione potrebbe anche non durare. Nel frattempo Andres si dischiara “felice di poter rendere felici le persone con la propria arte, e di poterla diffonderle nelle loro case”. La penserà ancora così fra qualche anno? Ai posteri l'ardua sentenza.

Cover image: Andres Valencia. No Rules, Tom and Jenny, 2022. Courtesy of Chase Contemporary

A cura della redazione di Kooness