Home Magazine Crypto Art il fascino discreto degli NFT

Quando venne inaugurata negli anni '90, la rete web era popolata di siti sostanzialmente statici, che permettevano solo un utilizzo in modalità di lettura. La seconda fase, il cosiddetto Web 2.0, si è sviluppata grazie a una nuova generazione di servizi Internet caratterizzati da una maggiore interazione fra sito e utente. Ci stiamo affacciando ora a una nuova terza fase, che vede il potere decisionale sempre più nelle mani della community e che è regolamentata da contratti intelligenti (smart contracts): un processo di decentralizzazione di Internet alimentato dal fenomeno blockchain, la tecnologia alla base della cripto valuta e degli NFT.

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Cosa è un NFT?

Un NFT (acronimo di non-fungible token) è una sorta di gettone non duplicabile, unico e insostituibile, che si ottiene per mezzo di un codice crittografico associato a un'opera digitale, divenendo un vero e proprio certificato di proprietà. Il processo di tokenizzazione avviene tramite la registrazione su una blockchain, ovvero una raccolta di informazioni digitali stoccate in blocchi verificati e validati da una serie innumerevole di computer distribuiti in rete che costituiscono un'enorme banca dati condivisa e non modificabile. Gli NFT, associati in modo inscindibile a un unico oggetto forniscono quindi all'acquirente la prova della proprietà. È grazie a questo processo che è nata la crypto art, in altre parole la possibilità di produrre opere artistiche che, tramite un codice NFT, vengono munite di un certificato di proprietà. L’acquirente di un'opera digitale può quindi godere di un valore associato a un oggetto non fisico, che successivamente può mettere in vendita in modo sicuro e verificabile. Le copie dell'opera firmata circolano liberamente in rete a disposizione di chiunque voglia usufruire gratuitamente del file digitale, ma solo coloro che ne detengono il token sono i legittimi proprietari. A ben vedere questo non è così diverso dalla realtà che riguarda la riproduzione di opere d'arte fisiche. Un dipinto di Raffaello per esempio può essere riprodotto molte volte in diversi modi e formati, ma l'originale appartiene a una sola persona o ente.

 

 © kambo.art

 

Come si crea un'opera digitale?

Ma qual è il processo di creazione e commercializzazione di un'opera d'arte digitale? L'autore, una volta prodotto il file, lo associa a un NFT e ne diviene il legittimo proprietario. Per questo processo l'artista può accedere a marketplace digitali (fra i più gettonati ricordiamo OpenSea, SuperRare, Rarible), veri e propri punti di interscambio dove si ha la possibilità di caricare le proprie opere d’arte digitali, tokenizzarle e successivamente proporle a chiunque sia interessato a inserirle nel proprio portafoglio come oggetti da collezione o come veri e propri investimenti. Da questo momento ogni volta che l'opera viene acquistata con una transazione sulla blockchain, i nuovi proprietari vengono di volta in volta registrati, rendendo così possibile consultare l'intera cronologia delle vendite.

Crypto artisti: luoghi e linguaggi

Il mondo della crypto art inaugura una nuova estetica caratterizzata da linguaggi artistici aperti alla sperimentazione: si va dall'arte generativa (generata dall'AI) alla glitch art (che utilizza per la sua creazione errori digitali o analogici), dai manga giapponesi alle opere realizzate in VR con la possibilità di accedere ad un’esperienza quasi tattile in spazi virtuali disseminati di oggetti tridimensionali. I crypto artists comunicano e si ritrovano nel Metaverso, una rete di spazi di incontro digitale, veri e propri mondi in 3D spesso inseriti in sistemi di realtà aumentata come Cryptovoxels, dove gli utenti possono comprare terreni virtuali sui quali costruire gallerie e mettere in mostra i propri NFT d'arte. Il mondo Crypto è, come si può ben dedurre, pressoché precluso a chi non padroneggia il linguaggio tecnologico, di conseguenza coinvolge artisti che sono spesso nativi digitali o comunque esperti in materia. Come altri movimenti artistici contemporanei la crypto art è caratterizzata da un alto grado di anonimato e le identità sono frequentemente protette dall'utilizzo di pseudonimi.

Frodi e impatto ambientale

Il mercato NFT non è immune da problemi. Frodi e truffe sono ormai all'ordine del giorno e proprio lo scorso 12 febbraio 2022 la piattaforma Cent è stata costretta a sospendere le contrattazioni a causa della vendita di NFT contraffatti. Quanto alle controversie legali, eclatante il caso di Hermès e Nike che hanno citato i crypto artists Mason Rothschild e StockX per l'utilizzo dei loro prodotti e loghi nella creazione e commercializzazione di NFT. Un’altra problematica riguarda l'energia utilizzata nel processo di calcolo della blockchain, che richiede un grande numero di potentissime workstation costantemente operative con un conseguente forte impatto sull'ambiente.

 

Illustration by Alex Castro / The Verge.

 

Decentralizzazione

Ma nonostante tutto ciò il mercato NFT continua a volare e crea opportunità per modelli di business prima inimmaginabili. Significative sono le modalità con cui la crypto art viene acquistata e venduta: all'artista sono riconosciute le royaltyes a ogni passaggio di proprietà dopo la prima vendita (proviamo a immaginare come sarebbe cambiata la vita dei grandi artisti del passato se avessero potuto ricorrere a uno smart contract). Il fatto che l'opera digitale venga depositata su server decentralizzati, sganciati dal sistema dell'arte, è inoltre indice di democratizzazione e trasparenza, anche se per alcuni rimane una promessa in gran parte teorica. Ad esempio la scelta delle celebri case d'asta Christie’s e Sotheby’s di entrare in questo mercato viene guardata con sospetto dagli scettici e i prezzi da capogiro a cui sono state battute alcune opere digitali (celebre il caso della vendita a 69,3 milioni di dollari di Everydays: The First 5000 Days di Peeble) rischia di drogare il mercato NFT. In un articolo del New York Times del febbraio 2022 si legge che oggi, il valore di tutte le criptovalute è di circa $ 2,3 trilioni e che lo scorso anno i venture capitalist hanno investito oltre 27 miliardi di dollari a livello globale in progetti legati alle criptovalute, più che nei 10 anni precedenti messi insieme. Il boom è stato tale che OpenSea, uno dei più grandi mercati NFT, ha registrato un volume di scambi di 5 miliardi di dollari nel gennaio 2022.

Da sempre la speculazione è connessa al fenomeno del collezionismo, ma la complessità delle nuove tecnologie e strategie di trading connesse alla crypto art rischiano di rendere questa forma di investimento una scommessa pericolosa. I detrattori sostengono che tutto ciò potrebbe portare, economicamente parlando, a una vera e propria bolla. Se abbiano o meno ragione, solo il tempo lo dirà.

 

Immagine di copertina: Karakter dalam The Goods Society. ANTARA/The Goods Dept.

A cura della redazione di Kooness

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