Velati Momenti

Nadiaanna Crosignani si fa interprete delle ansie e dei sentimenti delle donne rivelando un'esperienza a volte sensuale e solare e a volte drammatica, ma sempre emotivamente coinvolgente per lo spettatore. Le sue donne comunicano con i loro corpi, con un atteggiamento, con una postura, mai con lo sguardo perché non hanno occhi ma solo un tratto di vernice come una fessura al posto degli occhi. 
Nel loro caso, non sono gli occhi a essere lo specchio dell'anima, ma il corpo con le sue curve e i suoi bordi a raccontare la serenità o, al contrario, il conflitto interiore. La scelta di non raffigurare gli occhi è un tentativo di andare oltre il guardare con gli occhi, di vedere con i sensi le sensazioni che una donna o una situazione suggerisce. Spesso vedere con gli occhi limita una visione parziale di ciò che si sta guardando. Eppure le donne del NAC guardano oltre l'orizzonte visivo, per percepire ciò che gli occhi non vedono. Interessanti sono lo stile e la tecnica con cui si risolve la figura: accenni di segno minimalista che fanno uso di campi di colore contrastanti per definire il soggetto ritratto. L'artista lavora con pitture acriliche su tele di medie e grandi dimensioni in cui inserisce spesso materiali come garze metalliche o microsfere per accentuare l'effetto della tridimensionalità e dell'impatto visivo.

Nata a Milano dove vive e lavora, si è diplomata al Liceo Artistico di Brera. Dopo anni nel mondo della pubblicità, è tornata a far rivivere il suo lato artistico.