Pavo 002

Dichiarazione dell'artista:

"Tutto è paesaggio...

Per tutta la vita ho vissuto in uno studio di pittura, ho sempre avuto tra le mani libri d'arte, senza saper leggere, mi sono immerso nelle opere terribili del barocco più oscuro, cioè il mio universo tenebrista ed espressionista e il filo conduttore della mia pittura. Il mio paesaggio insorto: è il mio giardino barocco, naturale, esuberante, irregolare, imperfetto, difficile da tenere, deformato e strano.
E in essa gli animali, degni della sua profonda oscurità e della sua furia misteriosa, che mi ispirano a un'audacia urgente e fantastica nelle sue forme e cupa, brutale e persino profetica nella sua dialettica, perché siamo in un'epoca di estremi con una grande vitalità e una costante presenza di desolazione e morte.

È una celebrazione dell'esuberanza e di un'esistenza incerta.

È questo istinto che mi connette con il barocco e il contemporaneo ”.