Gianluca Patti nasce nel 1977 a Monza, dove attualmente vive e lavora. La sua ricerca si concentra sullo studio del colore e della materia come strumenti di narrazione dell'esperienza personale e della dimensione temporale. Il suo studio autodidatta della storia dell'arte ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione della sua ricerca artistica: all'inizio della sua carriera rimase affascinato dal lavoro pittorico di grandi artisti come Pollock, Vedova e Basquiat, esplorandone gli equilibri cromatici e ricercando il proprio peculiare approccio al colore, nell'ambito di una personale ricerca in continua evoluzione. Fu poi attratto dalle correnti artistiche dell'Arte Povera e dall'approccio Readymade, affascinato dalla decontestualizzazione e dalla nuova vita attribuita agli oggetti di uso quotidiano. Inizia così a studiare i materiali più evocativi della propria esperienza, rappresentati, data la sua formazione e il background familiare nel settore delle costruzioni, dai materiali da costruzione, ma utilizzandoli come elementi costruttivi nel suo processo artistico. Il risultato sono opere stratificate in cui manufatti cementizi, resine, reti e pigmenti diventano metafore di memorie sedimentate e tracce del passato. Il lavoro di Gianluca Patti è stato esposto in numerose mostre personali e collettive ed è entrato a far parte di importanti collezioni di arte contemporanea. L'approccio trasversale dell'artista lo ha portato anche a collaborare a scenografie nei settori della pubblicità e dell'interior design e ad essere selezionato per progetti d'arte e d'impresa.
