Socrates

All'età di 30 anni, l'artista autodidatta olandese Danny Giesbers ha riscoperto la sua passione per l'arte nel 2016, più di un decennio dopo aver flirtato brevemente con la pittura da adolescente. Partendo fortemente influenzato dalla tecnica e dallo stile del tergivetro di Gerhard Richter, ha subito sentito l'impulso di sviluppare il proprio stile, la propria tecnica e il proprio processo. Giesbers ha utilizzato il 2019 e l'inizio del 2020 per sperimentare e sviluppare i suoi primi concetti. Iniziando la sua produzione a metà del 2020, Giesbers non è stato certamente aiutato dal Covid-19, poiché il virus ha tirato fuori il tappeto da sotto il mondo dell'arte offline. D'altra parte, gli dava anche più tempo e spazio mentale per produrre. 

Giesbers ha una formazione accademica in Business Administration (MSc) e International Business and Languages (BCom). Durante quest' ultimo studio, ha trascorso un semestre a Vienna e ha studiato a Cracovia.

Cosa guida la sua arte? Giesbers è incuriosito dalla complessità e dal cambiamento sempre in movimento. Quel cambiamento può essere nella personalità e nei desideri personali, nelle prospettive sulla società, nell'olismo della società, negli eventi futuri significativi e nelle numerose variabili in gioco, o nelle interrelazioni in un ecosistema. L'arte di Giesbers si nutre di questi cambiamenti, rendendo il suo lavoro tutto incentrato sulla trasformazione, l'armonia, la dissonanza, le dimensioni e la contemplazione di temi passati e presenti. Le emozioni guidano anche la sua arte, in quanto la usa come porta per esprimere sentimenti ed evocare una delle sue emozioni preferite, la serenità.