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Kooness

Seungwoo Kim

1978
Korea, Republic of

7 Opere in mostra

Posizione attuale

Seoul, South Korea

Rappresentato da

Categorie

Opere di Seungwoo Kim

Circle X

2019

Sculture , Metallo

35 x 35 x 35cm

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Venus de Milo

2018

Sculture , Metallo

202 x 60 x 55cm

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Giant

2019

Sculture , Metallo

202 x 140 x 80cm

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Laminate II

2017

Sculture , Metallo

50 x 40 x 36cm

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Circle VII

2020

Sculture

37 x 35 x 35cm

VENDUTO

Kim Seungwoo è uno scultore coreano contemporaneo che vive e lavora a Seoul, Corea del Sud.

Kim Seungwoo è noto per le sue sculture fatte di monete. Nella sua pratica, l'artista si basa sul principio buddhista di non attaccamento. Considerando le monete come un materiale, piuttosto che come un valore in sé, l'artista riflette sui pro e contro del denaro, cercando di riflettere nelle sue opere riflessioni sulle ambizioni sociali e sui valori culturali.

Il denaro ha un'inspiegabile capacità di attirare e ipnotizzare lo spettatore. Kim Seungwoo guarda il nostro rapporto con il denaro, nascondendosi dietro la sua bellezza fisica in superficie. In profondità – dietro la creazione di queste opere c'è un lavoro meditativo persistente sulla raccolta e la costruzione di monete in un'unica immagine artistica. Uno ad uno, l'artista impila le monete senza fermarsi, creando sculture tridimensionali complesse e sorprendentemente dettagliate. Ognuno di loro alla fine consiste di centinaia di migliaia di monete. Le azioni ripetitive senza fine sono un tempo di stanchezza e privazione. Poiché le monete vengono raccolte con grande difficoltà, la scultura diventa simile alla frase "denaro guadagnato duramente".

Kim Seungwoo, da un lato, gioca con il pubblico, in attesa di una reazione all'eterna lotta tra arte e denaro provocatoriamente combinata nelle sue sculture, dall'altro – con la filosofia buddhista che si avvicina al processo di creazione delle opere, suggerisce allo spettatore un modo per imparare a costruire relazioni con il denaro, senza cadere nell'estremo della rinuncia impulsiva, ma anche senza affezionarsi emotivamente ad essi, e pone una domanda simile a un koan: "L'arte è denaro, o il denaro è arte?".